Supporto clienti

0735 582 556

orario

LUN-VEN: 8-12 | 15-19

SUPPORTO CLIENTI:
0735 582 556
ORARIO:
LUN-VEN: 8-12 | 15-19

Come nasce una fune di acciaio Eurofuni

da | Nov 7, 2023 | Informazioni

Le fasi di realizzazione di una fune di nostra produzione

Le Materie prime – Una fune di qualità nasce da materie prime di qualità.

La scelta attenta di fornitori selezionati ed affidabili, in grado di offrire regolarmente materie prime che rispettino precisi standard qualitativi costanti nel tempo, costituisce un presupposto essenziale per realizzare funi ben fatte e performanti.

Filo finito in matasse

Filo finito in matasse

Controlli di qualità – L’attenzione ai dettagli

I primi controlli di qualità vengono effettuati appena la materia prima giunge all’interno del nostro stabilimento. Prima di essere immessa nel ciclo produttivo, la merce viene ispezionata, misurata, pesata e testata in modo da verificarne la conformità ai requisiti richiesti e l’idoneità alla lavorazione.

Processo produttivo – Passo dopo passo, la fune prende forma

Il ciclo produttivo vero e proprio è costituito da varie fasi che si susseguono attraverso operazioni, macchinari e reparti differenti, ed è gestito, accompagnato e controllato da supervisori esperti ed operai metalmeccanici specializzati. Nel nostro settore infatti, nonostante le linee produttive siano ormai totalmente meccanizzate, l’occhio, la mano e l’esperienza dell’uomo sono ancora requisiti necessari e preziosi per la realizzazione di un prodotto di successo.

La produzione delle nostre funi di acciaio ha inizio nel reparto trafileria. Il processo di trafilatura¹ è la prima e più delicata fase della lavorazione, poiché essa conferisce al filo di acciaio le caratteristiche meccaniche che determineranno successivamente la qualità delle funi.

Dalla trafilatura della materia prima, si ottengono fili finiti di diametri differenti, che vengono successivamente impiegati per creare trefoli di varie formazioni e spessori. Per ridurne la sezione ai diametri necessari, il filo viene fatto scorrere forzatamente attraverso delle filiere dotate di fori di diametro progressivamente decrescente.
Ciò avviene in più passaggi all’interno di macchinari dedicati, detti macchine trafilatrici.

In ogni fase della trafilatura, il filo viene sottoposto ad una serie di test ed analisi chimiche e meccaniche atti a controllarne la qualità e l’efficienza. I test meccanici consistono per esempio nel controllo del diametro nominale, nella rilevazione della resistenza alla trazione e nella determinazione del comportamento del filo a torsioni e piegamenti. I test chimici consentono di verificare la grammatura, l’aderenza e l’uniformità del rivestimento di zinco.

 

Macchina trafilatrice

Macchina trafilatrice

Il filo trafilato, confezionato in matasse, viene poi raccolto su bobina e inviato al reparto corderia, ove verrà impiegato per la costituzione dei trefoli. Il trefolo infatti è un insieme di fili elementari ritorti fra loro e la fune di acciaio è costituita dall’insieme di più trefoli avvolti attorno ad un’anima centrale, tessile o metallica, mediante le operazioni di preformazione e cordatura.
La preformazione conferisce ai trefoli la forma elicoidale che dovrà essere mantenuta in seguito, ed avviene prima che essi siano avvolti attorno all’anima centrale, ovvero prima della cordatura.

 trefolatrice

Una volta uscite dal reparto corderia, le funi vengono pesate, tagliate a misura, raccolte in rotoli o bobine ed infine etichettate e confezionate.
A questo punto le funi sono pronte per essere consegnate o spedite al cliente.

 

cavi bobine

Il grasso – Una protezione aggiuntiva

Alcune funi necessitano di essere ingrassate internamente e/o esternamente con l’aggiunta di grassi speciali. Tale operazione, che avviene durante le fasi della cordatura, ha una funzione protettiva e/o lubrificante, migliora cioè la performance della fune e ne prolunga la durata nel tempo.
In particolare nel settore della pesca industriale, il rivestimento di grasso munisce la fune di una protezione aggiuntiva, oltre a quella già offerta dalla ricca zincatura, contro l’aggressione degli agenti atmosferici esterni. I cavi per la pesca operano infatti, in continuo movimento e sottoposti a continue trazioni e strappi, in uno degli ambienti più ostili, quello marino. In mare e a bordo, i cavi pesca sono sottoposti ad una combinazione di condizioni e fattori estremamente logorante, dovuta alla concomitanza di elementi avversi, quali l’esposizione ad acqua salata, sole, aria salmastra, sbalzi di temperatura, scorrimento su pulegge, verricelli ed altri componenti non sempre adeguati, puliti e/o in buono stato.

La formazione – Ad ogni impiego la giusta fune

La scelta della formazione della fune, ovvero la combinazione ed il diametro dei fili e dei trefoli che la compongono, dipende dall’operazione che essa andrà a svolgere. Le funi infatti trovano impiego in varie applicazioni e settori molto diversi fra loro, dunque solo la conoscenza delle specifiche condizioni di utilizzo, degli sforzi e della natura del lavoro a cui saranno sottoposte consente di scegliere la formazione più appropriata, sicura e performante.


 

    1. Maggiori informazioni su Wikipedia
Silvia fa parte del Team Eurofuni nel ruolo di Executive Assistant Purchases and Export Sales Manager, che svolge con passione, dinamismo, flessibilità e determinazione. Empatica, curiosa e creativa, ha molti interessi: ama la natura, l’arte, fare sport, viaggiare e molto altro.
Silvia Rosetti

Executive Assistant Purchases and Export Sales Manager